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Allianz Euro Monitor, Francia e Italia ultime in classifica

Secondo l’osservatorio, i due Paesi non hanno approfittato della politica monetaria della Bce per accelerare il processo riformatore

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Nonostante le buone prestazioni economiche realizzate nel 2016, la Zona Euro non è riuscita a compiere ulteriori progressi nella riduzione dei suoi squilibri macroeconomici. Particolarmente deludenti sono state le performance in questo ambito di due tra le principali grandi economie dell’area dell’euro: Francia e Italia. I due Paesi occupano il penultimo e l’ultimo posto dell’Allianz Euro Monitor, l’osservatorio, a cura del colosso tedesco, che misura le diseguaglianze macro utilizzando 20 indicatori. 

I due Stati, reciprocamente transalpini, condividono quest’anno un rating pari a 5,4 (la Germania è prima con 8,1), dietro a Grecia e Portogallo entrambi a 5,9 punti. L’anno precedente, Italia e Francia galleggiavano a metà classifica. Questo crollo è dovuto al fatto che i due Paesi non hanno invertito la tendenza e gli squilibri economici sono tornati a crescere, soprattutto nella categoria della competitività. Grecia e Portogallo, sebbene dotati di fondamentali molto inferiori, si stanno almeno muovendo nella giusta direzione. 

"La riduzione degli squilibri – ha commentato Michael Heise, capo economista di Allianz – è un lungo processo che richiede disciplina e perseveranza: ma è l’unico modo per rafforzare l’area euro nel lungo termine. È giunto il momento di avviare un dibattito su come la Zona Euro può essere messa al riparo dalle crisi a lungo termine, considerando che due dei principali Stati membri stanno andando a rilento sul fronte delle riforme. Proseguire in questo modo non è più un’opzione praticabile". 

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