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Uragano Matthew, perdite assicurative per 30 miliardi di dollari

Una stima ancora preliminare. Solo Katrina e Sandy sono stati più distruttivi

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L'uragano Matthew potrà costare alle compagnie statunitensi tra i 20 e 30 miliardi di dollari, stando alle stime preliminari. È quanto ha calcolato Risk management solutions (Rms), azienda specializzata nell'analisi e nella creazione di modelli per la gestione dei rischi catastrofali.  
L'uragano, quindi, non ha solo colpito duramente Haiti provocando quasi 1000 vittime, ma anche causato ingenti perdite sul territorio degli Stati Uniti, specialmente in North Carolina. 

Matthew è il terzo più grave fenomeno meteorologico dopo Katrina, nel 2005 (108 miliardi), e Sandy del 2012 (75 miliardi). Secondo i calcoli di Rms, c'è il 42% di possibilità che le perdite per le compagnie di assicurazione si attestino attorno ai 20 miliardi e il 26% di probabilità che salgano fino a 30 miliardi. 

“Bisogna continuare ad aggiornare le guidance man mano che la situazione cambia”, ha precisato Ben Brookes, il vice direttore generale. Il manager ha anche fatto notare che perdite in questo ordine di grandezza sarebbero comunque più alte di quelle degli anni precedenti: nel 2015 gli esborsi delle compagnie legati a catastrofi naturali si sono attestati a 16,1 miliardi, contro i 15,3 dell'anno precedente. Sempre l'anno scorso erano stati spesi 9,6 miliardi per rimborsare i danni provocati dai forti temporali e 1,9 per quelli causati dagli incendi. 

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