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Lloyd’s vulnerabili al rischio cyber

Da un'analisi di Adsensa su circa 400 polizze property è emersa un'eccessiva esposizione a questa minacce

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I Lloyd’s si scoprono molto vulnerabili al rischio cyber. Un’analisi di 392 polizze di riassicurazione danni sottoscritte da tre riassicuratori presso i syndicate di Londra ha rivelato che almeno il 40% di esse non conteneva un’esclusione standard sul rischio informatico: per uno dei portafogli considerati, la percentuale saliva al 68% dei contratti. 
Lo ha rivelato Adsensa, società inglese specializzata in analisi e consulenza strategica, che ha individuato tutti i rischi insiti nei testi di polizza. 

Il problema è che, in caso di un attacco cyber particolarmente pesante, i riassicuratori potrebbero trovarsi esposti oltre il limite sulle loro polizze, originariamente destinate a coprire i danni a cose, qualora si determinasse che sia stato effettivamente un attacco hacker a essere la causa delle perdite. 

Gli attacchi informatici, sottolineano gli analisti di Adsensa, sono oggi giustamente riconosciuti come una potenziale causa di perdite nelle polizze property, intervengono sulle clausole di business interruption e sono contemplati nelle financial lines e in molti altri tipi di assicurazione. Anche se la società di analisi ha considerato solo un piccolo campione di polizze, le prassi di sottoscrizione sono molto simili a quelle dei Lloyd’s: Adsensa fa quindi notare che non sarà facile calcolare con precisione le probabili perdite massime.

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