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Pensioni, gli italiani ne sanno poco

Secondo un sondaggio di Moneyfarm e Progetica, appena il 4% conosce i fattori che incidono sul futuro assegno pensionistico

Pensioni, gli italiani ne sanno poco
Gli italiani sanno poco e nulla di pensioni. Secondo un recente sondaggio di Moneyfarm realizzato in collaborazione con Progetica, ultimo capitolo di un più ampio progetto di ricerca, soltanto il 4% della popolazione conosce tutti i fattori che incidono sul futuro assegno pensionistico: molti sanno che dipende dal numero di anni lavorati (81,1%) e dallo stipendio (80,7%), pochi indicano l'influenza della speranza di vita (34,4%) e ancor meno conoscono quella dell'andamento del Pil (25,6%) e del tipo di lavoro (20,5%).

Dall'indagine emerge dunque una diffusa ignoranza della materia previdenziale, nonché una perdurante mancanza di qualsiasi tentativo di pianificazione finanziaria. “Occuparsi di pianificare e integrare la propria pensione pubblica è un esercizio di gestione del rischio, rischio che è anche finanziario oltre che contributivo e demografico”, ha commentato Giovanni Daprà, co-fondatore e amministratore delegato di Moneyfarm. “Una mancata crescita del Pil nazionale, infatti, potrebbe costare il 20% dell’assegno pensionistico ai quarantenni di oggi e, dal recente sondaggio che abbiamo condotto con Progetica, emerge – ha aggiunto – che solo un italiano su quattro è consapevole di questa correlazione”.

L'indagine ha inoltre evidenziato che un terzo degli intervistati (33,8%) non conosce minimamente il potenziale del riscatto della laurea. Buio profondo anche sulle potenzialità offerte dagli strumenti di previdenza integrativa, con circa il 70% della popolazione che ignora che un investimento sui mercati finanziari può garantire un assegno pensionistico più alto. Alla base di tutto ci sono probabilmente anche alcune aspettative irrealistiche: solo il 12% degli intervistati stima che la propria pensione pubblica ammonterà a 1.200 euro, ossia l'importo che coincide oggi con l'assegno pensionistico medio.

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