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Anapa: no alla trasparenza totale delle provvigioni

Soddisfazione a metà in merito lavori delle commissioni parlamentari sulla Idd

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Soddisfazione per alcuni risultati raggiunti, ma preoccupazione per le criticità ancora irrisolte che potrebbero avere ripercussioni sull’attività degli agenti di assicurazione. Anapa Rete ImpresAgenzia si esprime con un comunicato ufficiale a proposito dell’iter parlamentare dello schema di decreto legislativo per la discussione del decreto per la trasposizione dell’Idd, che ha ricevuto il parere favorevole di entrambe le commissioni speciali.
“I parlamentari di tutte le forze politiche – spiega una nota dell’associazione – sono stati molto disponibili e hanno ascoltato con attenzione l’audizione del presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, lo scorso 23 aprile nonché gli interventi durante i lavori dell’esame, e il 10 maggio scorso hanno approvato i pareri redatti e sottoscritti dal senatore Daniele Pesco (Movimento 5 Stelle) e dall’onorevole Massimo Bitonci (Lega) rispettivamente relatori delle commissioni speciali del Senato e della Camera”.
Nell’esprimere soddisfazione per i risultati finora raggiunti, Cirasola ha voluto sottolineare che i due rami del Parlamento hanno espresso al Governo come condizione per il proprio parere favorevole "la soppressione dell’obbligo di versamento dei premi direttamente sui conti delle imprese di assicurazione", reintroducendo inoltre "la facoltà della fideiussione bancaria da parte degli agenti in alternativa al conto separato".
Cirasola amenta il fatto che nel corso dei lavori parlamentari sia emersa la richiesta da parte di un altro sindacato degli intermediari "di inserire l’imparzialità tra gli obblighi generali di comportamento. “Siamo intervenuti con fermezza evidenziandone l’incompatibilità logica, prima che giuridica, tra il concetto di imparzialità e il ruolo di parte contrattuale dell’agente. Le argomentazioni da noi prospettate, condivise anche dal Mef, hanno avuto come esito la positiva riformulazione del concetto di imparzialità con quello più razionale di equità e trasparenza, assai più confacenti alla nostra attività di intermediari e non di arbitri", ha affermato Cirasola.
L’associazione proprio ieri ha inviato alle associazioni dei broker Aiba e Acb una nuova lettera al Mise per chiedere che la trasposizione non riporti degli aspetti critici per gli intermediari.

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