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Cattolica, cala l’utile nei 9 mesi

Risultato netto di gruppo a 21 milioni di euro: -53,3%. In crescita la raccolta, sia nel danni, sia nel vita

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Nei primi nove mesi del 2017 Cattolica Assicurazioni ha registrato un utile netto di gruppo pari a 21 milioni di euro, in calo del 53,3% rispetto al 30 settembre 2016. Il risultato netto, spiega la compagnia in una nota, “tiene conto degli impatti economici di natura non ricorrente derivanti dall’applicazione delle nuove procedure di impairment test, per un totale di 67 milioni di euro già contabilizzate nella prima metà dell’anno”. Positivo è invece l’andamento della raccolta che aumenta sia nel danni sia nel vita, raggiungendo i 3.669 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto ai 3.493 milioni a fine settembre 2016.

Cresce il portafoglio auto. Nel vita fa bene il ramo III

Nel dettaglio, la racconta danni è cresciuta dello 0,9% rispetto ai nove mesi 2016, portandosi a 1.382 milioni, con una leggera crescita dei premi auto (+0,6%) e del numero di polizze in portafoglio (+3%). In salita anche i premi dei rami non auto (+1,2%). Sale lievemente il combined ratio, arrivando a 94,9%.
La raccolta vita è pari a 2.265 milioni, superiore del 7,8% rispetto ai nove mesi 2016. A crescere sono i rami tradizionali I e V, ma soprattutto il ramo III che registra un +31,4%. Dopo le svalutazioni apportate nel semestre “con la finalità di adeguare i modelli valutativi del gruppo all’approccio Solvency II”, Cattolica conferma gli andamenti industriali previsti per l’esercizio in corso, “al netto degli eventi atmosferici che hanno caratterizzato il terzo trimestre e nonostante il perdurare della forte competitività sui prezzi nei rami danni nonché gli impatti sulla nuova produzione vita”, legati alla situazione della Bpvi.  Il gruppo è al momento focalizzato sul nuovo Piano d’impresa 2018 - 2020, che delineerà le linee strategiche, le priorità industriali e gli obiettivi economico-finanziari, e che sarà presentato il 29 gennaio 2018. 

Nuovo prestito obbligazionario

Il cda della compagnia ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario subordinato Tier2 per un ammontare complessivo massimo di 500 milioni di euro, riservato ai soli investitori qualificati e quotato su un mercato regolamentato. “L’operazione – precisa la compagnia veronese – è volta a rafforzare il profilo patrimoniale e finanziario di Cattolica, tenuto conto del perfezionamento dell’accordo tra Cattolica e Banco Bpm” nella bancassicurazione.
“I primi nove mesi dell’anno – ha spiegato Enrico Mattioli, cfo di Cattolica – si chiudono con risultati che dimostrano la solidità industriale del gruppo Cattolica. La raccolta premi complessiva è in aumento, sia nei rami danni che nel vita, e la performance industriale si mantiene su ottimi livelli, nonostante l’impatto degli eventi atmosferici estivi che hanno influito sul risultato tecnico dei rami danni. L’utile di periodo continua a scontare le svalutazioni one off attuate al semestre, ma la forza del gruppo è dimostrata anche da un Solvency II ratio al 185% che, calcolato secondo gli stringenti parametri della standard formula, attesta la solidità patrimoniale del gruppo. La compagnia è ora fortemente focalizzata sulla redazione del Piano d’impresa 2018-2020, che verrà presentato al mercato a fine gennaio e che, partendo dalle attuali solide basi di redditività tecnica e capacità patrimoniale e consolidando la recente nuova partnership di bancassicurazione con Banco BPM, detterà le linee guida di crescita e redditività del prossimo triennio”.

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