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Generali fa Generali e archivia Intesa

Donnet guarda ai risultati del gruppo e considera un valore la partecipazione nella banca

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Anche se di commenti sceglie di non farne, il group ceo di Generali, Philippe Donnet, torna sull’argomento della paventata scalata di Intesa Sanpaolo ai danni della compagnia di Trieste, sfumata solo venerdì scorso quando la banca ha comunicato di non vedere nell’operazione un modo utile per accrescere il proprio valore industriale e quello degli azionisti. 

"Su quello che non è mai successo non farò commenti", ha detto Donnet uscendo dalla Camera dei deputati, a margine di un convegno sull'Unione Europea, promosso da Deloitte, salvo poi rimandare tutti al 16 marzo, giorno della comunicazione dei risultati annuali del Leone, in cui, ha aggiunto orgogliosamente, "le Generali parleranno delle Generali". Come a dire che l’assicuratore torna pienamente padrone del proprio destino (forse lo è sempre stato) e si concentra sul futuro. 

Ma sul tavolo, o meglio nel bilancio, rimane quella quota di Intesa Sanpaolo, raggranellata a suon di milioni di euro, durante le fasi più calde della mancata fusione: "abbiamo questa partecipazione (3,4%, ndr) e vedremo cosa ne faremo, ha detto il ceo, ammettendo che si tratta comunque di un valore. "Quello che importa – ha puntualizzato Donnet – sono le prospettive del nostro gruppo, che va benissimo, lo vedremo il 16 marzo, in occasione della presentazione del nostro bilancio 2016".

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