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Generali, utile netto in calo a 1,2 miliardi di euro nel primo semestre 2016

Il Leone di Trieste cede il 9,9% nei profitti ma batte le attese degli analisti che davano il risultato a 1,1 miliardi. Donnet, i target non cambiano

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Generali realizza nel primo semestre 2016 un utile netto pari a 1,2 miliardi di euro, in calo del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2015 ma battendo comunque le attese degli analisti che prevedevano il dato a 1,1 miliardi. 
Il risultato operativo si attesta a 2,5 miliardi, per un calo del 10,5%, a causa delle maggiori svalutazioni e dei minori profitti di realizzo, date le attuali condizioni dei mercati finanziari, tra tassi ai minimi e volatilità.
A seguito dei risultati, il titolo corre a Piazza Affari. Gli analisti giudicano molto buona la performance dell'utile netto, a 590 milioni, fatto segnare nel secondo trimestre: il dato è comunque in flessione del 5,7% ma molto migliore del consensus.
Per quanto riguarda la raccolta, il totale dei premi è stato pari a 37 miliardi, in calo del 2,1%, con una crescita del ramo danni (+1,3%) e un calo del segmento vita (-3,5%). I risultati tecnici sono buoni, con il combined ratio danni al 92,3%, che migliora di 0,3 punti percentuali, e il margine tecnico vita, al netto delle spese di gestione assicurativa, che aumenta del 49%. 

A livello patrimoniale, Generali comunica l'economic solvency ratio (calcolo con il modello interno sull'intero gruppo) al 188%, a fine 2015 era al 202%; mentre il regulatory solvency ratio (calcolo con il modello interno solo sulle entità per cui Ivass l'ha già approvato) al 161%, contro il 171% di fine 2015. 
Il patrimonio netto è di 24,6 miliardi, in crescita del 4,2% rispetto ai € 23,6 del 31 dicembre 2015.

DONNET CONFERMA I TARGET

Il group ceo, Philippe Donnet, in conferenza con i giornalisti, questa mattina, ha confermato i target del gruppo, definendo i risultati solidi e raggiunti in un contesto di mercato di "crescente incertezza". Tuttavia, sostiene, "lo scenario cambiato ci impone di essere più veloci. La nostra strategia resta valida, i target del piano non sono cambiati, ma un contesto più difficile rispetto all’anno scorso richiede una intensificazione degli sforzi". 
Il ceo, insieme al cfo, Alberto Minali, ha minimizzato l'effetto Brexit perché il Leone ha una ridotta esposizione sulla sterlina e business limitati (piccola attività di riassicurazione). 
Donnet ha anche annunciato che Generali investirà circa 200 milioni di euro nel nuovo fondo Atlante. 
Nel 2016 il gruppo prevede di migliorare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico.

RAMO VITA 

Tornando alla raccolta, i premi vita ammontano a 25,8 miliardi (26,9 nei primi sei mesi del 2015). Ha pesato la contrazione delle polizze unit linked (-19,9%), mentre meglio sono andati i prodotti risparmio (+2,9%), puro rischio e malattia (+0,4%). La nuova produzione Annual premium equivalent (Ape) si è attestata a 2,6 miliardi, -4,5% rispetto ai 2,7 miliardi del primo semestre 2015, comunque in recupero rispetto al trimestre precedente. Il valore della nuova produzione (New business value) è in grande miglioramento nonostante il calo degli Ape: +38,4% a 656 milioni (474 milioni nel primo semestre 2015). 

RAMO DANNI

I premi del segmento danni aumentano a 11,1 miliardi per effetto della ripresa del ramo auto, che cresce del 2,3%, mentre il non auto è stabile. Il risultato operativo del segmento si attesta a 1.042 milioni di euro contro i 1.103 dello stesso periodo dell'anno scorso (-5,6%), risentendo del calo del risultato degli investimenti e delle altre componenti operative come i maggiori costi delle brand royalties riconosciute alla capogruppo a partire dal quarto trimestre dello scorso anno per l’attività di marketing e valorizzazione del marchio.

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