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Axa presenta Ambition 2020: tra trasformazione e crescita

Ecco il nuovo piano strategico della compagnia francese: il target dell'utile operativo per azione è fissato in aumento medio annuo tra il 3% e il 7% nei prossimi cinque anni; il flusso di cassa tra i 28 e i 32 miliardi di dollari. Un miliardo l'anno per le operazioni di m&a

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Trasformazione e crescita. Questi i due pilastri della nuova strategia Ambition 2020 presentata da Axa oggi durante una presentazione e una conference call nella propria sede di Parigi. L’evento, che fissa gli obiettivi della compagnia per i prossimi cinque anni, è stato anche l’occasione per Thomas Buberl, attualmente deputy ceo ma dal primo settembre group ceo al posto di Henri de Castries, di agire da padrone di casa. 

Venendo ai numeri, Axa punta a un incremento medio annuo dell’utile operativo per azione tra il 3% e il 7%, da ottenere attraverso una crescita selettiva in determinate aree: dal business commercial line ai prodotti di risparmio a basso assorbimento di capitale, all’impegno massimo nel mercato asiatico. “Continueremo anche a migliorare la nostra efficienza dei costi e dei margini tecnici”, ha assicurato Buberl. 
Entro il 2020, Axa vuole ottenere dai 28 ai 32 miliardi di dollari in termini di flusso di cassa; un Roe rettificato tra il 12% e il 14%; il Solvency II ratio tra il 170% e il 230% e un risparmio di costi pari a 2,1 miliardi prima delle tasse. 

Axa, secondo le intenzioni di Buberl, sarà una compagnia guidata dalla trasformazione del modello di business: da pagatore a partner. "Il secondo pilastro della nostra strategia – ha continuato – è quello di adattare il nostro modello di business: accelerare l'innovazione per soddisfare le esigenze in rapida evoluzione dei nostri clienti nel mondo digitale e un ulteriore sviluppo in settori quali prevenzione e cura".

Da qui al 2020, Axa prevede un miliardo l'anno per acquisizioni e fusioni, mentre ne destinerà tre in totale per la trasformazione digitale. 

RAMO VITA
Nel ramo vita, l'obiettivo è quello di superare la fase dei bassi tassi di interesse e, attraverso la trasformazione del business, implementare il mix di portafoglio nei mercati emergenti come già fatto in quelli maturi. Protection & salute sono i principali driver sia nelle economie sviluppate sia in quelle emergenti, mentre la sfida sarà sui prodotti di risparmio, ibridi e basso assorbimento di leggeri capitale. Il compito di centrare questi obiettivi globali sarà affidato, come già annunciato lo scorso fine maggio, a Paul Evans, che dal primo luglio sarà ceo di Aca global life & savings e Axa global health.

RAMO DANNI
Nel settore property & casualty, l'attenzione di Axa sarà focalizzata sulla crescita attiva delle linee di business commercial e sull'accelerazione dello sviluppo nei Paesi a crescita elevati. Saranno inoltre trasformate le operazioni di vendita retail per affrontare meglio le esigenze in progressivo cambiamento dei clienti. Una gestione più efficiente migliorerà la redditività, sfruttando le capacità tecniche e il potenziale degli smart data e delle nuove tecnologie. Il ramo danni è stato affidato (dal primo luglio) a Gaëlle Olivier.

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