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Alleanza, percorrere nuove strade nel mondo danni

Con la soluzione assicurativa Casa Semplice, lanciata ad aprile, la società è entrata nel segmento abitazione. Renato Antonini, responsabile vita e danni, spiega come questo prodotto si colloca all’interno di una più ampia strategia

Alleanza, percorrere nuove strade nel mondo danni
Il mese scorso Alleanza Assicurazioni ha annunciato il suo ingresso nel segmento abitazione con il lancio di Casa Semplice, la nuova soluzione assicurativa costruita in forma modulare e con un ampio utilizzo della tecnologia. Renato Antonini, responsabile vita e danni di Alleanza Assicurazioni, ci ha illustrato quali sono state le riflessioni alla base della costruzione di questa nuova offerta e come essa si colloca all’interno della strategia della compagnia di Generali Country Italia. “Alleanza – spiega – ha scritto un importante pezzo di storia nell’ambito delle assicurazioni vita in Italia e aveva già iniziato a offrire i prodotti danni all’epoca della fusione con Toro Assicurazioni e la nascita della compagnia AlleanzaToro”. L’idea di percorrere nuove strade nel mondo danni è stata dettata dal fatto che “secondo noi si sposa molto bene con la possibilità di offrire una consulenza professionale completa al cliente”. Casa Semplice arriva sulla scia della strategia partita nel 2018, che si è sviluppata con un’altra soluzione modulare, Semplice di Alleanza, che prevede coperture nell’ambito salute e infortuni. “Pertanto – aggiunge Antonini – volevamo replicare questa storia di successo e di vicinanza al cliente anche nell’ambito casa”.

UNA PROSPETTIVA PIÙ AMPIA

In estrema sintesi, Casa Semplice offre servizi e soluzioni studiati per la protezione della casa, la salvaguardia dei beni, della famiglia e degli animali domestici. La nuova soluzione assicurativa è adatta a case di proprietà o concesse in affitto, ed è pensata anche per far fronte a eventi catastrofali come terremoti, alluvioni o inondazioni, e per prevenire eventuali rischi, integrando le tecnologie di Generali Jeniot tramite sensori intelligenti che avvisano tempestivamente in caso di anomalie (rilevazione di gas, fumo, allagamento); per monitorare e gestire le emergenze è stata realizzata, inoltre, una specifica app che permette di accedere ai dispositivi anche in caso di assenza di corrente elettrica.
Gli italiani da sempre guardano alla casa come un asset fondamentale. Ma da un anno a questa parte, cioè da quando il lockdown ha costretto un po’ tutti a rinchiuderci dentro alle mura domestiche, si è sviluppato un rapporto forse ancora più profondo. “La casa – dice Antonini – è diventata il posto in cui le persone passano molto più tempo rispetto al passato, in molti casi è anche un luogo di lavoro. Questo ha ampliato anche la nostra prospettiva di offerta per prevedere delle soluzioni specifiche per inquadrare la casa in questa accezione più ampia: non solo come elemento affettivo, ma anche con uno sguardo più approfondito, compreso il mondo digitale”.

UN’ASSISTENZA TECNICA E PSICOLOGICA

Casa Semplice prevede quattro soluzioni con diverse possibili estensioni: protezione dell’abitazione, protezione dei beni, protezione degli animali domestici e protezione della famiglia e della vita digitale. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, Antonini sottolinea quella che è “una caratteristica distintiva di questo prodotto”, e cioè il fatto che oltre alla responsabilità civile del capofamiglia è presente una soluzione ad hoc che protegge anche l’ambito della vita digitale sotto l’aspetto tecnico e sotto quello psicologico. A livello tecnico, la polizza mette a disposizione un’assistenza continua per risolvere i problemi con i device informatici presenti in casa, siano essi mobili o fissi, in caso di sinistro, ad esempio in seguito a un attacco malware, o in caso di intrusione nella cosiddetta vita digitale, con copertura del cyber risk per l’appropriazione dei propri dati personali. Un’altra specificità riguarda la copertura del cyber risk nei confronti dei minori, quindi non solo quello che è la copertura sotto il versante informatico, ma di tutto quello che è definibile come cyber bullismo. “In questo ambito abbiamo previsto un’assistenza psicologica verso i minori, che può essere di supporto anche alle famiglie. Questo elemento – sottolinea Antonini – rappresenta un elemento di vicinanza di Alleanza a problemi reali che purtroppo esistono e condizionano tante famiglie, soprattutto in questo periodo storico, che spesso si trovano impreparate di fronte a questo rischio”. Un ulteriore elemento messo in evidenza dal manager riguarda il fatto che la polizza offre una copertura su tutto il territorio nazionale (senza la distinzione tra zone di rischio) delle calamità naturali: alluvioni, grandine, bombe d’acqua, ma anche il terremoto.

LE CARATTERISTICHE DELLA RETE ALLEANZA

La nuova soluzione Casa di Alleanza si presenta dunque con caratteristiche interessanti, e tuttavia deve fare i conti con la sottoassicurazione italiana. Solo per citare un paio di dati noti a chiunque operi nel settore assicurativo, sebbene il 73% delle famiglie italiane sia proprietario della casa in cui vive, solo il 22% ha una polizza abitazione, e più del 60% delle famiglie decide di assicurarsi solo dopo avere subito un danno in casa. In questo scenario, Antonini evidenzia “l’aspetto fondamentale dell’attività consulenziale della rete Alleanza. Noi – aggiunge – abbiamo un sistema molto rodato grazie al quale riusciamo a proporre al cliente un preventivo richiedendo pochissime informazioni”. La semplicità della proposizione è una chiave per superare la sottoassicurazione, ma per colmare il gap non è sufficiente. Secondo il manager di Alleanza, bisogna stimolare la clientela a riflettere su due aspetti. Il primo, di tipo culturale, caratterizza l’approccio verso il mondo della protezione. “C’è un aspetto piuttosto diffuso tra gli italiani, e riguarda la tendenza a mantenere parecchia liquidità sui conti correnti, in caso di imprevisti. Tuttavia, così facendo si tiene bloccato del denaro che potrebbe essere investito in maniera più fruttuosa”. Il secondo aspetto riguarda la scelta implicita di gestire i possibili rischi attraverso l’autoassicurazione. Una decisione poco avveduta, riflette Antonini, “perché ci si può salvaguardare da rischi potenzialmente letali investendo somme modeste trasferendo il rischio in capo alla compagnia. Quello di rendere consapevole il cliente, attraverso la consulenza della nostra rete – prosegue – è un elemento secondo noi fondamentale”.
I due elementi che secondo Antonini contraddistinguono una rete come quella di Alleanza, sono “la capacità di essere vicini al cliente, fisicamente o anche da remoto, e la dotazione di strumenti digitali: un processo, quello dell’informatizzazione della rete, che la compagnia ha avviato ben prima che scoppiasse la pandemia”, ricorda il manager.

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